Verifiche e Misure

Verifiche

Gli impianti una volta realizzati, devono garantire nel tempo le stesse caratteristiche, performance, sicurezza e affidabilità.Tali obbiettivi si ottengono solamente garantendo una buona e corretta manutenzione, verifica e controllo degli impianti onde evitare spiacevoli sanzioni amministrative.Lo Studio offre hai propri clienti una vasta strumentazione in grado di verificare e misurare grandezze elettriche e termiche.La strumentazione in possesso dello Studio Tecnico è in grado di verificare e misurare i seguenti parametri:

  • Verifica e misura della vera impedenza Z, resistenza R e reattanza induttiva XL del loop tra fase / fase, fase / terra e fase / neutro; misura della corrente di guasto e dicortocircuito presunta (ISC).
  • Verifica e misura di resistenza di terra per sistemi TT con metodo Loop (Z, R, XL), direttamente in presa (o sui picchetti dell’ impianto) senza l’intervento degli interruttori differenziali, misura di Uc.
  • Verifica e misura della resistenza di terra con sonde a picchetto.
  • Misura della resistività del terreno con sonde a picchetto.
  • Prova di continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali.
  • Prova di continuità direttamente con spina shuko nelle prese.
  • Verifica e misura della resistenza d’isolamento a 50 / 100 / 250 / 500 / 1000V.
  • Verifica e misura del tempo e della corrente reale di intervento degli interruttori differenziali di tipo A e di tipo AC, sia generali (G) che selettivi (S).
  • Prova variatori, scaricatori e soppressori di transienti.
  • Senso ciclico delle fasi, tensione di rete TRMS.
  • Multimetro digitale registratore corrente, tensione, frequenza e temperatura
  • Misura della velocità e della portata d'aria 
  • Misura della temperatura a infrarossi.
  • Misura dell’umidità, punto di rugiada,temperatura a bulbo bagnato.
  • Misura dell’irraggiamento solare.
  • Misura dell’illuminamento (luxmetro).
  • Misura della trasmittanza delle pareti.

Misura qualità energia elettrica

Tra la società distributrice e l’utente/cliente si viene a stipulare un contratto che delinea gli estremi delle tolleranze ed i limiti di accettabilità del servizio. In ugual misura, l’autoproduttore di energia ha necessità di collocarsi entro le stesse tolleranze e i medesimi limiti.
Lo Studio Tecnico è in grado di verificare la qualità dell’energia elettrica con lo scopo di: accertare la conformità della fornitura ai dati contrattuali; documentarne le eventuali discrepanze; contestualizzare gli eventi, onde disporre di elementi in grado di correlare le anomalie a quelle che potrebbero essere le motivazioni.
Il riferimento normativo in materia è costituito dalla Norma CEI EN 50160 (Classificazione CEI 110-22): “Caratteristiche della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell’energia elettrica”.
I disturbi sono caratterizzati da un’origine (o più di una) e da una serie di effetti che essi sono in grado di produrre sull’utenza. L’origine dei disturbi non è imputabile sempre o solo al fornitore di energia, ma spesso va individuata in alcuni utenti che, per via di condizioni particolarmente negative presenti sui propri impianti, influiscono di riflesso sulla qualità della rete di alimentazione e, quindi, sulla qualità della fornitura ad altri utenti collegati sulla medesima rete. Per evitare ciò, la società fornitrice pone dei vincoli contrattuali circa i possibili disturbi prodotti dai singoli utenti. Nella verifica di qualità dell’energia si colloca, perciò, anche l’autocontrollo dell’utente, onde accertare l’effettiva osservanza, anche da parte di se stesso, dei limiti contrattuali e normativi. Di seguito sono sommariamente presi in esame i vari tipi di disturbo.

Variazioni della frequenza

La frequenza europea di 50 Hz deve mantenersi per il 95% dell’anno di fornitura entro una tolleranza di ±1%, mentre, in qualsiasi momento, non deve superare un incremento del 4% o un decremento del 6%. Come valore medio, la Norma assume quello misurato entro un intervallo di 10 s.

Variazioni di tensione
Rispetto alla tensione nominale dichiarata, la Norma consente una tolleranza del ±10% per il 95% di una settimana, mentre, limitatamente alle utenze BT, in ogni momento non sono consentiti incrementi superiori al 10% e decrementi superiori al 15%. Come valore di tensione si assume quello medio efficace entro un arco di tempo pari a 10 minuti.

Interruzioni di tensione
Le interruzioni di tensione si dicono brevi se inferiori a 3 minuti, altrimenti si definiscono lunghe. Generalmente il 70% delle interruzioni brevi ha una durata inferiore a 1 s. I limiti imposti dalla Norma sono generici. Di interruzioni lunghe non ne sono ammesse più di 50 l’anno, escluse quelle programmate.

Squilibrio della tensione
In condizioni normali, le tensioni di alimentazione sono simmetriche ed i carichi equilibrati. Si hanno disimmetrie e squilibri in caso di guasti (rottura dell’isolamento) ed interruzioni di fasi. Inoltre, con carichi monofase, l’equilibrio può essere solo di tipo statistico.

Buchi di tensione
Si definiscono buchi gli eventi in cui il valore efficace della tensione scende al di sotto del 90% rispetto a quello nominale, per un tempo compreso tra 10 ms e 1 minuto. La Norma indica dei limiti generici in termini di numero di eventi l’anno, da qualche decina fino a mille, in relazione al tipo di fornitura. L’origine dei buchi di tensione va ricercata nel verificarsi di guasti o di manovre particolari o di sovracorrenti dovute all’inserzione di carichi elevati.